Mozione 7 ottobre 2001
 

 

 

 

"Il patrimonio greco, criticamente purificato, è parte integrante della fede cristiana" (Benedetto XVI)

"La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma" (Benedetto XVI)

 

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Documento elaborato

dai partecipanti al Convegno di Zetesis

il giorno 7 ottobre 2001

 

Abbiamo appreso con soddisfazione il rinvio della riforma il cui inizio era previsto per questo anno scolastico; pure con soddisfazione accogliamo le dichiarazioni d’intenti del ministero in merito alla centralità della persona e all’importanza degli studi classici. Tuttavia esprimiamo la nostra preoccupazione per le vistose modificazioni dell’ordinamento scolastico che si vanno prospettando con motivazioni pretestuose. La maturità coi soli docenti interni può essere oggetto di discussione con argomentazioni a favore o contro: ma è sconfortante che una decisione squisitamente didattica e pedagogica sia esplicitamente giustificata con motivazioni solo economiche. Così la trasformazione della scansione sette anni più cinque prevista dalla riforma Berlinguer-De Mauro in otto anni più quattro proposta in fase di rielaborazione del progetto non solo ci allarma per la riduzione della scuola secondaria: ci scandalizza perché l’unica motivazione fornita è l’impossibilità di evitare altrimenti l’onda anomala: un problema, cioé, provocato dalla riforma e contingente viene sanato non cercando qualche soluzione (che non sia naturalmente il salto di classe forzato!), o al limite proponendo un’applicazione della riforma più graduale, ma rovinando, da adesso virtualmente per sempre, tutta la scuola.

Chiediamo:

1) se sia effettivamente senza ritorno la scelta di una scuola di dodici anni e se sia effettivamente certo che tutte le scuole europee abbiano questa durata e che le scuole europee siano da imitare;

2) se sia logico, dopo decenni trascorsi a portare in ogni modo, con sperimentazioni, anni e bienni integrativi, tutte le scuole superiori a cinque anni, ridurle di colpo a quattro;

3) se sia sensato ed economico azzerare tutti i progetti di riforma degli ultimi trent’anni che, al di là delle moltissime differenze, prevedevano un biennio e un triennio superiori; azzerare inoltre tutte le sperimentazioni, dalle più "storiche" alle più recenti Brocca e Berlinguer-2002, scandite su cinque anni.

Proponiamo:

1) nel caso non sia possibile la conservazione dei tredici anni, che si tentino tutte le vie per realizzare la scansione sette più cinque.

2) in alternativa, che si possano prevedere nel triennio corrispondente alla Media attuale più opzioni che già orientino e preparino all’indirizzo successivo, e in particolare che si possa iniziare almeno il latino nell’ultimo anno degli otto.

3) che sia previsto nell’indirizzo classico un numero congruo di ore per il latino e il greco (nonché per la storia antica).

4) che sussistano indirizzi col solo latino.

 

Vai al documento scaturito dall'incontro del 22 aprile 2001

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