Mozione 22 aprile 2001
 

 

 

 

"Il patrimonio greco, criticamente purificato, è parte integrante della fede cristiana" (Benedetto XVI)

"La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma" (Benedetto XVI)

 

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Incontro di Zetesis

22 aprile 2001

 

Specificità dei licei e progettualità

Quale futuro per la cultura classica

 

Posizione emersa dalla discussione

 

Il giorno 22 aprile 2001 si è tenuto a Milano l'incontro Specificità dei licei e progettualità. Al termine dei lavori, che ha visto alcune relazioni tenute da insegnanti della redazione di Zetesis, numerosi interventi da parte dei presenti e la lettura di contributi giunti per lettera o per e-mail, sono stati formulati i seguenti punti:

1. L’opposizione antico~moderno, cultura~tecnica, inutile~utile è vecchia e datata: chi costruisce su di essa un modello di scuola è fondamentalmente reazionario, e non ricerca nessuna apertura di novità.

2. Una cultura che favorisce l’incontro dei giovani con l’uomo, a partire dalle nostre radici e, per così dire, dalla mappa genetica della nostra storia di ricerca, pensiero, idee politiche, creatività, è essenziale perché le nuove generazioni non vivano uno smarrimento esistenziale, una perdita d’identità, una ricerca di evasione dalla realtà o di aggregazioni in nome di idee razziste o violente.

3. È quindi fondamentale il ricercare i modi ottimali con cui tale incontro possa avvenire: riconosciamo nella lettura degli autori tale modalità, a cui lo studio della letteratura, dell’antropologia, della storia della critica fornisce un contesto e un supporto per la comprensione.

4. Ogni scrittore si esprime in una lingua e in un linguaggio peculiari: pertanto l’incontro con l’autore avviene più proficuamente in originale, anche attraverso la mediazione del docente.

5. Lo studio linguistico è quindi propedeutico alla lettura degli autori: più è approfondito nel suo sviluppo diacronico e nelle sue varietà (diversi registri, linguaggi, figure, ritmi di poesia e prosa, per il greco dialetti letterari), più compiutamente potrà essere percepito il significato dei testi

6. Lo studio linguistico del latino e del greco, svincolato dalla necessità pratica del parlato, costituisce un modello importante per la comprensione delle strutture e dello sviluppo diacronico delle lingue d’uso: gli insegnanti di lingue moderne potrebbero utilmente far leva sulle conoscenze acquisite dai loro studenti in una o in entrambe le lingue antiche per dare uno spessore al proprio insegnamento (soprattutto se, come è auspicabile, svolgono anche una storia letteraria e affrontano diversi generi, epoche e registri): la collaborazione col docente di latino e greco potrebbe semplificare il loro lavoro e permettere di dedicarsi più liberamente agli aspetti più specifici dell’insegnamento delle lingue moderne

7. Lo studio linguistico ha uno sbocco particolare, che consiste nell’acquisizione da parte dello studente delle competenze necessarie per comprendere autonomamente un testo e tradurlo in italiano. Tale acquisizione, che viene valutata col voto dello scritto ed ha quindi una rilevanza scolastica notevole, richiede da parte dei docenti un ripensamento per quanto riguarda metodi, tecniche, flessibilità, recuperi, valutazione, ancora in parte da compiere. Va detto comunque che si tratta di uno dei più alti esempi di problem solving: al ragazzo viene chiesto di applicare conoscenze acquisite, in un contesto nuovo e non ripetitivo, usando modelli di metodo o creandosene dei propri a seconda del suo taglio mentale. Un esempio di procedimento scientifico che ha pochi rivali. Anche la difficoltà che inevitabilmente presenta non deve stupire né scandalizzare: è evidente che le competenze acquisite saranno di diverso livello.

8. Nella scuola riformata peculiarità dei licei sarà comunque l’insegnare a ragionare: tale competenza, comune alle diverse conoscenze, contraddistingue e dovrà continuare a contraddistinguere i licei da scuole che forniscono competenze pratiche.

9. La fondamentale capacità che costituisce il punto d’approdo dei nostri studi è quella di confrontarsi con quanto si studia, con gli autori e i testi incontrati, interiorizzare le problematiche, ripensarle e paragonarle col proprio vissuto.

10. Quanto detto richiede tempo: pertanto è impossibile pensare ad una riduzione delle ore da dedicare alle nostre materie, cui è riservato un compito formativo di tale portata.

Operativamente si è deciso: un osservatorio sui diversi progetti e sperimentazioni in corso; un esame di ipotesi di riforma alternativa già formulati; l’elaborazione di un eventuale progetto alternativo o di aspetti relativi alla riforma in via di attuazione ancora negoziabili; in particolare un coordinamento fra insegnanti di licei scientifici.

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