La Redazione di Zetesis
porge ai collaboratori,
agli abbonati, ai lettori, agli amici
sinceri auguri di Buon
Natale e di un felice e fruttuoso anno nuovo!
Naturalmente Paolo sa che essi avevano avuto degli
dèi, che avevano avuto una religione, ma i loro dèi si erano rivelati
discutibili e dai loro miti contraddittori non emanava alcuna speranza.
Nonostante gli dèi, essi erano «senza Dio» e conseguentemente si
trovavano in un mondo buio, davanti a un futuro oscuro. «In nihil ab
nihilo quam cito recidimus» (Nel nulla dal nulla quanto presto
ricadiamo) dice un epitaffio di quell'epoca – parole nelle quali appare
senza mezzi termini ciò a cui Paolo accenna. Nello stesso senso egli
dice ai Tessalonicesi: Voi non dovete «affliggervi come gli altri che
non hanno speranza » (1 Ts 4,13). Anche qui compare come elemento
distintivo dei cristiani il fatto che essi hanno un futuro: non è che
sappiano nei particolari ciò che li attende, ma sanno nell'insieme che
la loro vita non finisce nel vuoto. (...) Così possiamo ora dire: il
cristianesimo non era soltanto una «buona notizia» – una comunicazione
di contenuti fino a quel momento ignoti. Nel nostro linguaggio si
direbbe: il messaggio cristiano non era solo «informativo», ma
«performativo».
Benedetto XVI
|
Cliccando sul bottone hai
questa pagina in formato stampabile o in pdf
Questo sito fa uso di cookies. Privacy policy del sito e autorizzazione
all'uso dei cookie: clicca qui
|